Dichiarazione Mondiale dei diritti dei bambini
Anche i
bambini hanno dei diritti, lo sai?
QUINDI... NO AL BULLISMO!
Per bullismo si intendono tutte quelle
azioni messe in atto da parte di un bambino/adolescente, definito “bullo”
(o da parte di un gruppo), nei confronti di un altro bambino/adolescente
considerato più debole, fino a diventarne vittima.
Secondo gli
studiosi del fenomeno, un bambino, uno studente,
è vittima di azioni di bullismo, quando viene esposto ripetutamente ad
azioni offensive da uno o più compagni.
Non si fa
quindi riferimento ad un singolo episodio, può capitare a chiunque di
comportarsi male in una occasione, si parla di bullismo vero e proprio quando
una serie di comportamenti si ripetono all’interno di un gruppo, da parte di
qualcuno, per imporre potere o paura su un’altra persona.
Esistono
più forme di bullismo:
- il bullismo diretto, compiuto con attacchi espliciti nei confronti della vittima e può essere di tipo fisico o verbale;
- il bullismo indiretto, che danneggia la vittima nelle sue relazioni con le altre persone, con l’esclusione dal gruppo, l’isolamento, la diffusione di pettegolezzi (veri o falsi), la compromissione dei suoi rapporti di amicizia.
In entrambi i casi,
fai attenzione...
il bullismo
non è uno scherzo: nello scherzo l’intento è di divertirsi tutti insieme, non
di ferire l’altro!
Un
conflitto fra coetanei è ammissibile, a chi non è capitato di essere un po'
prepotente o di subìre un'ingiustizia a scuola, con gli amici, in
famiglia? Il conflitto, come il litigio, è episodico, avviene in
determinate circostanze e può accadere a chiunque, in un rapporto tra coetanei
(che hanno la stessa età) o tra pari (che hanno le stesse possibilità).
Ma se sei oggetto di prepotenze
quotidiane (tutti i giorni) o se sei testimone di episodi di bullismo, non
rimanere in silenzio, parlane con i tuoi genitori, con i tuoi
insegnanti, non lasciare che dei prepotenti o delle persone insensibili
rovinino la tua vita o quella di un tuo coetaneo!
Ricorda:
L'unione fa la forza!
(G.C.)