sabato 27 maggio 2017



UNA GIORNATA IN LIBERTA': CONTATTO DIRETTO CON LA NATURA E GLI ANIMALI

LA GITA IN FATTORIA

Un lunedì del mese di maggio siamo andati con tutti i nostri compagni di scuola nella fattoria “L’Oca Bianca” nel paese di Cave, per conoscere gli animali della fattoria e poterli accarezzare.


E’ stata una giornata piena di emozioni: abbiamo provato a mungere una capra, a dare il latte con il biberon ad una capretta; abbiamo visto coniglietti, oche, galline, pecore, mucche, sentito “l’odore” dei maialini. Abbiamo anche fatto un piccolo giro sul dorso di un asino, la ricotta e il formaggio. Per finire siamo andati a passeggio nel bosco dove abbiamo raccolto le ciliegie selvatiche, visto le arnie e nell’orto abbiamo raccolto le fragole.

E’ stata una bellissima giornata, divertente, felici di stare liberi all’aperto.

I bambini della IA e IB

San Vittorino 27 maggio 2017
Giornata “classi aperte” -  impariamo a gestire un blog

Un piccolo blog, un piccolo mondo

Roma: I.C. S. Vittorino-Corcolle il 27/05/2017 in occasione della giornata “classi aperte” i docenti hanno organizzato il mercatino di fine anno e l’incontro “blog Pandora”.

Il giorno 27/05/2017 presso I.C. S. Vittorino-Corcolle per l’occasione della giornata “classi
aperte” i docenti hanno organizzato il mercatino di fine anno e un incontro con la partecipazione di genitori e alunni, del plesso. Hanno creato un vero e proprio “ blog Pandora”.
L’evento si è aperto alle 8:30 del mattino con l’accoglienza, da parte dei docenti, di genitori e alunni per poi riunirsi nella classe 2^ A per ascoltare la lezione del maestro Cesare Gnecchi che ha introdotto e spiegato a i presenti come si gestisce e crea un blog.
È stato chiesto ad alunni e genitori di ideare argomento e sviluppo di un eventuale blog; le risposte sono state molteplici: i bambini, infatti, sono stati molto fantasiosi, un po’ meno i genitori.
 È stato chiesto in oltre se qualcuno fosse a conoscenza del primo blog ideato( il cacciatore).
Dopo una breve pausa, dove si è potuto visitare il mercatino di fine anno e una breve merenda, gli alunni si sono riuniti per creare il proprio articolo che sarà pubblicato sul blog online Pandora.
Dopo il pranzo, giochi e film, intratterranno tutti i presenti fino alle 16:30. 


Realizzato dalle classi 4^ e 5^ del plesso S. Vittorino

martedì 21 marzo 2017






Benvenuti a teatro. Dove tutto è finto ma niente è falso.
(Gigi Proietti)

L'importanza del teatro a scuola



L'attività teatrale, con il nuovo dettato normativo della scuola (legge 107 13/7/2015), non mantiene più il carattere di offerta extracurricolare aggiuntiva ma diventa parte integrante e complementare alla didattica, finalizzata al perseguimento sia dei fini istituzionali sia degli obiettivi curricolari. In questo modo acquisisce non solo valore didattico, ma anche pedagogico ed educativo che contribuisce a mettere in atto un processo di apprendimento che coniuga intelletto ed emozione, ragione e sentimento, pensiero logico e pensiero simbolico.


Inteso così il teatro può certamente rispondere in maniera efficace ai nuovi e urgenti bisogni dei bambini i quali, continuamente "distratti" da stimoli esterni come cellulari, TV, social e pubblicità, fanno enorme fatica a concentrarsi e a rilassarsi e soprattutto tendono a fare giochi sempre più individuali e superficiali.

E siccome fare teatro significa soprattutto lavorare in gruppo, ascoltare se stessi e gli altri e concentrarsi insieme verso un obiettivo comune e stimolante quale è lo spettacolo, il bambino in questo contesto impara a responsabilizzarsi nel lavoro collettivo, a impegnarsi per dare il meglio di sé in uno spazio dove, anche bambini con svantaggi o problemi relazionali possono esprimere le proprie emozioni in un modo creativo.

Rendere i bambini protagonisti e partecipi alla realizzazione di un progetto comune accresce l’autonomia, mantiene alta la motivazione, stimola l’autoapprendimento. Se poi questo progetto è la costruzione di un evento teatrale, che mette in gioco la sensibilità, le emozioni e il linguaggio del corpo, la spinta a lavorare insieme e usare tutte le proprie capacità diventa potentissima.

E' per queste motivazioni che quest'anno la nostra scuola ha voluto dedicare diverse uscite didattiche alla visione di spettacoli teatrali, che educhino gli alunni a essere fruitori di un mondo in cui possono avere una vasta gamma di possibilità per imparare ad esprimere creativamente il proprio mondo emozionale.

Preziosa nel nostro intento è stata la collaborazione con il Direttore Artistico del Teatro Comunale di Cave, Milco Paravani che, con la sua professionalità ed esperienza nel settore, ha accolto la nostra richiesta di coinvolgere gli alunni nella visione di spettacoli che permettessero a tutti di sentirsi parte attiva dello spettacolo stesso, offrendo loro l'opportunità di "mettersi in gioco", dove sfera emozionale, linguaggio e creatività fossero alla base delle rappresentazioni proposte.



Di seguito la Proposta Matinée 
offerta alle scuole dell'Infanzia, Primaria,                     Secondaria di Primo e Secondo grado
dal Teatro di Cave.


Interessante in questo contesto è la proposta per l'anno scolastico in corso che vede come responsabile lo stesso Direttore artistico del teatro, Milco Paravani, il quale ha dato vita ad un Laboratorio teatrale che intende coinvolgere non solo i bambini o i ragazzi ma anche gli insegnanti.

PROGETTO TEATRO

LABORATORIO TEATRALE PER BAMBINI/RAGAZZI 

(50 ORE)



Il laboratorio si svilupperà con un ciclo di 50 ore di lezioni con i bambini/ragazzi e un corso d’aggiornamento per le maestre della durata di 12 ore proponendo le attività chiave di un percorso verso la drammatizzazione, incontri che serviranno a realizzare da parte delle insegnanti un saggio spettacolo.

TITOLO DEL CORSO


Espressione personale, comunicazione e teatro



Descrizione sintetica dell’argomento del corso:

Presa di coscienza ed esplorazione delle proprie
possibilità percettive, motorie e vocali; 
espressione di contenuti tramite il linguaggio
teatrale in accordo con la propria corporeità.
Educazione all'ascolto di sé e dell’altro all'interno
di un contesto che valorizza la nascita 
di immagini interne, l’espressione personale
   e la ricerca di una forma. 

PERCHÉ' IL LABORATORIO TEATRALE?


La proposta del laboratorio si fonda su alcune ferme   idee dell’arte del teatro: 
SOCIALITA’, innanzi tutto. 
Vuole accordi di gruppo per essere attuato. L’attività teatrale implica l’accettazione della libertà e del punto di vista dell’altro, la discussione e il coordinamento delle azioni. Tutto ciò forma alla vita di gruppo e favorisce la socializzazione, dando spazio a ciascuno nelle diverse funzioni. 



CREATIVITA’
Lo sviluppo del potenziale fantastico è la finalità liberatoria che il teatro offre, e il corpo ne rappresenta la fonte e il veicolo principale. La messa in atto di tutte le potenzialità motorie, mimiche, gestuali, sonore, permette di appropriarsi dei molteplici linguaggi del teatro. 



INTERDISCIPLINARITA’
La teoria e la pratica del teatro sono un buon antidoto alla parcellizzazione del sapere e alla divisione fra le materie. Continuamente, infatti, il teatro sconfina nelle altre arti e nel momento storico di cui è frutto. 
 (Feldri Luana)

Responsabile Progetto Milco Paravani


www.milcoparavani.it – milcoparavani@libero.it – Facebook

338.42.09.527 – 06.95.80.105

direttore.artistico@ilteatroacave.it





info@ilteatroacave.it
ilteatroacave@gmail.com

domenica 26 febbraio 2017

Tempo   di     Carnevale 







   







In alcuni Paesi, a metà inverno, c’è una ricorrenza che si chiama Carnevale.
Nei giorni di Carnevale si usa travestirsi, mettere la maschera, lanciare coriandoli e stelle filanti.
In Italia qualcuno indossa costumi molto antichi: quelli di Arlecchino, Pulcinella, Colombina.
I bambini ridono, si divertono e fanno scherzi.

Si dice: «A Carnevale ogni scherzo vale».


Balanzone
Arlecchino




Il girotondo delle maschere

E’ Gianduia torinese

Meneghino milanese.
Vien da Bergamo Arlecchino
Stenterello è fiorentino.
                                          Veneziano è Pantalone,                                        
con l’allegra Colombina.
Di Bologna Balanzone,
con il furbo Fagiolino.
Vien da Roma Rugantino:




                                 Pur romano è Meo Patacca.

                                 Siciliano Peppenappa,
                                 di Verona Fracanappa
                                 e Pulcinella napoletano.
                                 Lieti e concordi si dan la mano;

                                 vengon da luoghi tanto lontani,
                                 ma son fratelli, sono italiani.



  
La storia di Arlecchino 

C'era una volta bambino, molto povero chiamato Arlecchino, che viveva con la sua mamma in una misera casetta. Arlecchino andava a scuola e, per carnevale, la maestra organizzò una bella festa e propose a tutti i bambini della scuola di vestirsi in maschera. I bambini accolsero l’idea con molto entusiasmo, parlavano dei loro vestiti coloratissimi e bellissimi. Arlecchino, solo, in disparte, non partecipava all'entusiasmo generale; zitto , zitto, in un angolino, sapeva che la sua mamma era povera e non avrebbe mai potuto comprargli un costume per quell'occasione! Ma agli altri bimbi dispiacque vedere Arlecchino tanto triste, così ciascuno di loro decise di portargli un pezzetto di stoffa avanzata dai loro costumi colorati. La mamma di Arlecchino lavorò tutta la notte, cucì fra loro tutti i pezzi diversi e ne fece un abito. Al mattino Arlecchino trovò un bellissimo abito di colori diversi. La mattina del martedì grasso, alla festa della scuola quando Arlecchino entrò in classe tutti lo accolsero con un fragoroso applauso perché il suo vestito, non solo era il più' bello ma anche il più' originale.

(Tratto dalle storie di Carnevale di Rosalba Corallo)
    Testo utilizzato per la comprensione del testo



Il Carnevale nella commedia dell'arte


La Commedia dell'Arte è un genere teatrale molto particolare che si sviluppò in Italia nel XVI° Secolo. La caratteristica principale che contraddistingue questo genere di spettacolo la si ritrova nell'assenza del copione.

Gli attori, anziché imparare a memoria battute prestabilite, basavano la propria interpretazione su un canovaccio (trama) e improvvisavano in scena, seguendo le regole di quella che oggi viene chiamata 'recitazione a soggetto'.
Gli attori della Commedia dell'Arte erano caratterizzati da eccellenti doti mimiche, buona parlantina, grande fantasia e capacità di interagire con gli altri attori in scena.
Gli spettacoli si svolgevano nelle piazze e nelle strade, su semplici palchetti e anche alla luce del sole. Molto sovente gli attori si rifacevano a delle 'maschere': Arlecchino, Pulcinella ecc.
Gli attori indossavano maschere, costumi variopinti e arricchiti di elementi vistosi e non era raro che utilizzassero strumenti musicali per richiamare l'attenzione dei passanti.
Col passare del tempo gli attori della Commedia dell'Arte si organizzarono in compagnie composte da dieci persone (otto uomini e due donne), venivano guidate da un capocomico.

Una vera e propria rivoluzione: prima della nascita della Commedia dell'Arte, infatti, i ruoli femminili erano interpretati da uomini!

E a proposito di Commedia dell'Arte...

La nostra uscita a Teatro Comunale di Cave il  22/02/2017



I colori di Arlecchino


                                           





venerdì 23 dicembre 2016

Buon Natale 

e buon 2017 a tutti ! (da Cesare e Luana)   

    


Buon 2017 a tutti !

domenica 11 dicembre 2016

A proposito di "Open Day"...


Il 26 Novembre 2016 si è svolto l'ormai tradizionale Open Day di inizio anno, nella nostra sede distaccata di Scuola Primaria, a San Vittorino: un’esperienza positiva sia per chi vive e lavora nella scuola, quanto  per gli ospiti che ci hanno concesso fiducia,  rispondendo numerosi al nostro invito.
La formula  “porte aperte” ci ha permesso di far conoscere il personale, il clima, l'ambiente, le attività progettuali e curricolari.
L'affluenza è stata molto buona, considerando la giornata del sabato e le ridotte dimensioni della nostra sede.
I visitatori, piccoli e grandi, hanno vissuto attimi di reale attività scolastica: laboratori in ogni classe hanno coinvolto bambini e genitori.
Nel corso della  mattinata i nostri alunni  hanno mostrato uno spaccato di vita scolastica, nel quale l’adulto è stato coinvolto, talvolta  in prima persona, respirando quello che è il clima operoso e propositivo della nostra piccola realtà.
Nel corso della mattinata ci ha raggiunti il Dirigente Scolastico, dott.ssa Caterina Biafora, che ha così avuto modo di porgere il proprio benvenuto alle famiglie intervenute.

Il bilancio è sicuramente positivo, non è stato solo un momento di apertura e di condivisione per gli ospiti ma ha rappresentato un importante momento di verifica per tutti noi.
A tutti: alunni, visitatori e insegnanti che hanno contribuito alla realizzazione dell'evento, rivolgiamo il nostro più sincero grazie.
(C.G.)

Nel corso della mattinata abbiamo voluto documentare quanto realizzato in un breve filmato


sabato 5 novembre 2016

"Raccontare" il terremoto ai bambini


La terra trema amore mio

...ma quanto trema amore mio
Si deve togliere un capriccio
Non sta a guardare a scuole e chiese
Non guarda in faccia
                           (Ligabue)

                                                         
...non sta a guardare scuole e chiese...no, la forza di un terremoto non guarda in faccia nessuno ed è per noi un dovere conoscere e trasmettere regole e procedure che possono salvare vite.
Come spiega lo stesso artista attraverso le parole della sua canzone "La terra trema amore mio", ogni ricostruzione parte dall'amore e cosa c'è di più grande dell'amore per un bambino e della sua serenità.
A causa degli ultimi eventi, l'esperienza traumatica del terremoto sta entrando nella vita di tanti bambini che si trovano ad affrontare emozioni, per molti prima sconosciute, come la paura di qualcosa che si "avverte" ma che rimane per loro una sensazione alla quale non è facile dare un significato. A volte però basta davvero poco per aiutarli a gestire situazioni come queste.
Una prima indicazione fondamentale è spiegare ai bambini che nonostante la paura che ci fa il terremoto, ci sono molte persone esperte che sono in grado di aiutarci: vigili del fuoco, protezione civile, medici, croce rossa, ovvero tranquillizzarli sul fatto che non sono soli. Va detto loro che il terremoto è un evento naturale che si può affrontare, perché esistono precauzioni e comportamenti da seguire, che possono salvarci la vita. Da parte nostra è quindi doveroso conoscere le giuste norme da seguire in caso di terremoto. In questo modo sapremo trasferire più sicurezza ai piccoli ad affrontarlo nel migliore dei modi.
Per "raccontare" il terremoto ai bambini e affrontarlo con più leggerezza voglio segnalarvi un bellissimo video del Progetto didattico del Gruppo Volontari di Protezione Civile di Bastia Umbra e dell'Associazione di Protezione Civile  Pietralunghese : Civilino e il terremoto. Si tratta di un cartone animato che vuole essere un insegnamento divertente ed accattivante per tutti i bambini, e non solo, per illustrare loro come comportarsi in caso di terremoto.
Civilino, la mascotte della Protezione Civile, ci illustrerà assieme al piccolo Marco, tutte le procedure per evitare danni in casa, sulle scale, a scuola, in strada e in altre situazioni di pericolo.                                    (F.L)


Vuoi sapere come comportarti in caso di terremoto? Guarda il   videoanimato...











Vuoi conoscere i rischi prodotti dal terremoto? Guarda il videoanimato...



(A cura di F.L.)

Se vuoi approfondire e conoscere meglio le norme e le procedure antisimiche, scarica il seguente PDF dal link sottostante. 

https://drive.google.com/file/d/0B41Qcxsy3BBlaWhyM0RNbTdfTjA/view?usp=sharing